Domenica 24/05 – Famiglie

Benedizione della mensa

Segno della croce.

Signore Gesù, che ci hai assicurato «io sono con voi tutti i giorni», benedici chi entra in questa casa, proteggi chi esce e dai pace a chi resta. Amen.

Venerdì 22/05 – Branca R/S

Oggi è venerdì: tutti i novizi, le scolte e i rover della Regione Lombardia pregano insieme

Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa.

Metti davanti a te un cero, una croce, il fazzolettone.

Prega così e poi rifletti in silenzio.

Alla fine in comunione con tutte le sorelle e i fratelli scout prega il Padre nostro e concludi con il segno della croce.

Ascolto: Dal vangelo Secondo Giovanni: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Rifletto: È il senso della gioia che distingue la vita del credente: una gioia piena, da poter essere comunicata agli altri. Come?

“Rimanete nel mio amore”: l’amore Gesù l’ha manifestato lavando i piedi ai discepoli, servendo. L’amore non è un sentimento ma atteggiamento concreto che rende più bella e più leggera la vita degli altri. Questo è il suo comandamento.

La gioia nasce dalla certezza di essere amati da Dio e continuamente ricoperti dai suoi doni e dalla sua misericordia che perdona e risana.

È la gioia che trova le sue radici nel Cristo morto e risorto, fondamento della nostra speranza e certezza concreta dell’amore di Dio. Dalla gioia nasce una visione ottimistica del mondo, di sé stessi, degli altri.

Gesto: Dice la Bibbia «Un volto gioioso è riflesso di un cuore buono» (Sir 13, 26). Vai davanti allo specchio e osservati.

Padre Nostro – Segno della croce

Giovedì 21/05 – Capi e AE

Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa. Metti davanti a te un vangelo, una croce, il fazzolettone.  

Ascolto: leggo dal vangelo secondo Giovanni14,15-21 [Gesù è gratuità] «Non vi lascerò orfani; verrò da voi».

Rifletto: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti». Non siamo di fronte a una pretesa o un ricatto che rischia di indisporci. Gesù non ci chiede di mettere in luce una serie di doveri: per Gesù l’obbedienza nasce da una relazione di amore e di gratitudine. In principio e alla fine di tutto c’è un legame d’amore. È qui che Dio non ci lascia soli. È in questo contesto che abbiamo al nostro fianco un consolatore.

Consolati per consolare. Amati per amare a nostra volta. Resi atti di gesti e abbracci straordinari come quelli di Gesù: capaci di capire, confortare, abbracciare, guarire, sostenere. E tutto partendo da un “se”, “se mi amate”. Non è una richiesta stringente, è una partenza che giochiamo in libertà. “Se vuoi”. Nessun ricatto, nessuna costrizione.

La vita per il credente è una risposta piena di gratitudine a un Padre generoso. Se il mio essere cristiano è costellato di doveri, devo fermarmi a pensare, ritornare con la mente e il cuore a quando ho incontrato il Signore. E se ciò non è ancora avvenuto, ecco l’occasione favorevole. Lasciamo sgorgare in noi la forza e l’energia di Dio. «Chi ama me» dice Gesù «sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». È così che viviamo la vita ricevuta in dono; è così che possiamo donare la vita perché noi viviamo di vita vissuta e donata.

Amare Dio è pericoloso ma cambia la vita. In meglio.

Prego: Signore Gesù non ci lasci orfani, sei con noi, sei consolazione, sei compagnia e forza.

Signore Gesù tu ci insegni a vivere non come ospiti o turisti sulla terra ma come figli nella casa del Padre.

Signore Gesù donaci la grazia di scoprire e donare l’amore, di volere il bene delle persone che incontriamo e che poni sul nostro cammino. Come te diventiamo compagni coraggiosi e camminatori intrepidi. Amen.

Mercoledì 20/05 – Branca E/G

Oggi è mercoledì: tutti le guide e gli esploratori della Regione Lombardia pregano insieme

Cerco un posto tranquillo in casa. Prendo il mio fazzolettone.

Chiudo gli occhi per qualche momento.

Mi ricordo che con me oggi, nelle loro case, pregano tutte le guide e gli esploratori della Lombardia.

Faccio il segno della croce e poi…

Ascolto: Dal Vangelo secondo Matteo: «Tu quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli
».

Rifletto: Papa Francesco ci ha regalato queste parole: «La preghiera nasce nel segreto di noi stessi, in quel luogo interiore che spesso chiamiamo “cuore”. A pregare, dunque, in noi non è qualcosa di periferico, ma è il mistero più intimo di noi stessi. È questo mistero che prega. Le emozioni pregano, ma non si può dire che la preghiera sia solo emozione. L’intelligenza prega, ma pregare non è solo un atto intellettuale. Il corpo prega, ma si può parlare con Dio anche nella più grave invalidità. È dunque tutto l’uomo che prega, se prega il suo “cuore”. La preghiera del cristiano entra in relazione con il Dio dal volto tenerissimo, che non vuole incutere alcuna paura agli uomini. I cristiani si rivolgono invece a Lui chiamandolo con il nome di “Padre”. Anzi, Gesù usa l’altra parola: “papà”. Dio è l’amico, l’alleato. Nella preghiera si può stabilire un rapporto di amicizia con Lui, tant’è vero che nel “Padre nostro” Gesù ci ha insegnato a rivolgergli una serie di domande. A Dio possiamo chiedere tutto, tutto; spiegare tutto, raccontare tutto».

Prego: Signore Gesù, guarda le mie mani e la mia voglia di fare.

Guarda i miei piedi e la mia voglia di danzare.

Le mie spalle e la voglia di abbracciare.

I miei occhi e la mia voglia di scoprire.

La mia bocca e la mia voglia di cantare.

Il mio cuore e la mai voglia di amare.

Signore Gesù, accompagnami in questa avventura. Amen.

Lunedì 18/05 – Branca L/C

Oggi è lunedì: tutti i lupetti e le coccinelle della Regione Lombardia pregano insieme

Ascolto: Ogni cosa fatta con te, aveva un sapore diverso. Le merende più buone, i giochi più belli. E anche i compiti sembravano più facili. Ho provato anche a inventare nuovi giochi, per essere un po’ meno triste, ma ti rivedo in ogni cosa..

Faccio: Ho imparato un gioco nuovo in questi giorni? O magari ne ho inventato uno? Scriviamolo su un foglio, facciamoci una foto, così non lo dimenticheremo e potremo giocarci insieme!

Prego: Signore, aiutami a ricordare, aiutami Signore a portare nel cuore tutti i miei amici. Il mio cuore non dimentica il bene che ho ricevuto, l’aiuto che mi hanno dato, i giochi che ho fatto con loro. Il mio cuore ha una memoria lunga e sa custodire tutte le persone che mi vogliono bene. Ma il tuo cuore, o Signore, ha una memoria ben più grande della mia, sa alimentare ogni gesto, ogni sguardo e ogni risata di quei ricordi che sono un vero e proprio dono… fammi questo dono, Signore, quello di ricordarmi delle persone a cui voglio bene e pregare per loro perché tu le protegga…

COMUNICATO – Aggiornamento attività scout AGESCI in Lombardia per emergenza Covid-19 – 12 maggio

Carissimi,

trasmettiamo il comunicato di aggiornamento sulle attività scout AGESCI in Lombardia per l’emergenza Covid-19.

Per qualsiasi dubbio o richiesta di informazioni relative alle attività AGESCI in Lombardia, fare riferimento ai propri rispettivi Responsabili di Zona.

Massimo Mapelli, Camilla Fontana, Don Paolo Poli

Responsabili e AE regionali AGESCI Lombardia

Scarica il comunicato di aggiornamento sulle attività scout AGESCI in Lombardia

Domenica 17/05 – Famiglie

Benedizione della mensa

Segno della croce.

Signore Gesù, gioia e speranza, le nostre parole e i nostri gesti sono lo specchio della nostra vita. Donaci giornate piene di gioia, di affetto, di voglia di costruire insieme un mondo bello e accogliente. Benedici la nostra famiglia, le persone che ci sono care e fa che non ci dimentichiamo degli altri, soprattutto di chi soffre. Amen

Venerdì 15/05 – Branca R/S

Oggi è venerdì: tutti i novizi, le scolte e i rover della Regione Lombardia pregano insieme

Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa.

Metti davanti a te un cero, una croce, il fazzolettone.

Prega così e poi rifletti in silenzio.

Alla fine in comunione con tutte le sorelle e i fratelli scout prega il Padre nostro e concludi con il segno della croce.

Ascolto: Dal vangelo Secondo Giovanni: «Gesù disse ancora ai suoi discepoli: “Non siate tristi: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio c’è molto posto. Altrimenti ve lo avrei detto. Io vado a prepararvi un posto. E se vado e ve lo preparo, tornerò e vi prenderò con me. Così anche voi sarete dove io sono. Voi sapete dove io vado e sapete anche la strada”. Tommaso ribatté: “Signore, ma noi non sappiamo dove vai; come facciamo a sapere la strada?” Gesù gli disse: “Io sono la via, io sono la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre. Se mi conoscete, conoscerete anche il Padre, anzi, già lo conoscete e lo avete veduto”».

Rifletto: Noi cerchiamo un posto, una casa dove vivere nella pace e nella libertà, senza timori e tristezze.  Un posto dove ci sia la gioia, la fraternità, l’amore reciproco, la condivisione.

Questo posto c’è. Non è utopia. Ma qual è la strada?

La strada, come sappiamo, è parte del viaggio e della ricerca, ma anche assaggio della gioia, della condivisione, della fraternità. La strada ci ha insegnato il coraggio di uscire, la libertà d’andare, la fatica del partire e del perseverare. Gesù è la strada, non la meta. Gesù cammina con noi e, come è accaduto ai camminatori di Emmaus, parla e scalda il cuore. Perché Gesù svela le verità delle cose. Gesù non conosce la verità e la insegna, Gesù è la verità. È la verità delle cose. Ci aiuta a sperimentarla nella comunicazione, nell’abbraccio, nella condivisione. Gesù racconta il volto di Dio. Lo fa con le parabole, lo rende vicino con i gesti di affetto, di misericordia, di accoglienza, di guarigione.

Gesù tu non indichi la direzione sulla strada. Tu sei la strada.

Gesù tu non insegni la verità, tu sei la verità.

Gesù, la vita dice speranza, futuro, amore. Tu sei la vita e noi viviamo per te, con te, in te.

Siamo in movimento, in cammino verso Dio, verso i fratelli.

Gesù è compagno, è strada, è verità, è vita.

Padre Nostro – Segno della croce

Giovedì 14/05 – Capi e AE

Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa. Metti davanti a te un vangelo, una croce, il fazzolettone.  

Ascolto: leggo dal vangelo secondo Giovanni14,1-12 [Gesù è la via, la verità e la vita] «Io sono la porta: chi entra attraverso me sarà salvo».

Rifletto: «Non siate tristi, non sia turbato il vostro cuore». Gesù ci chiede di prendere sul serio il nostro sentire e di superarlo, di fidarci di Lui. Dio ci ha pensato da sempre, ci ha preparato un posto, nella sua casa, in Lui. Ci chiede di abitare la vita, in pienezza, luogo preparto per noi. Ci chiede di vivere accanto a Lui e sarà così per sempre.

Il Signore risorto ce l’ha mostrato: la resurrezione è l’abbraccio definitivo con Dio. È vivere nella gioia con lui.

Tommaso si fa voce per noi: dove? Quando? Come? E Filippo: mostraci il Padre. Gesù permette il ricordo, lui che è via, verità, vita.

Il Padre è pienezza della vita, scoperta di essere amati, pensati, desiderati da Dio. Gesù ne è la via: il suo volto, le sue parole, i suoi gesti ci mostrano il Padre. Che è misericordia, pace, amore, gioia, abbraccio infinito. Gesù è verità: la verità del Padre raccontata nelle parabole, nei gesti di accoglienza, di guarigione, di misericordia. La verità della vita. Gesù è la vita. È custode di ciò che ci fa vivere: affetti, gioia nella condivisione, sguardo ammirato sulle cose, sulla natura, sugli altri, è preghiera. Così vediamo il Padre e lo sentiamo vicino.

Si tratta di credere alle opere meravigliose mostrate da Gesù in Dio.

Prego: Signore Gesù che sei via, accompagnami verso Dio e i fratelli.

Signore Gesù che sei verità, fammi scoprire il centro delle cose,

ciò che è necessario, vero, bello.

Signore Gesù che sei vita, sii forza, coraggio, misericordia, perdono.

Signore risorto grazie perché condividi l’abbraccio d’amore tra Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.

Mercoledì 13/05 – Branca E/G

Oggi è mercoledì: tutti le guide e gli esploratori della Regione Lombardia pregano insieme

Cerco un posto tranquillo in casa. Prendo il mio fazzolettone.

Chiudo gli occhi per qualche momento.

Mi ricordo che con me oggi, nelle loro case, pregano tutte le guide e gli esploratori della Lombardia.

Faccio il segno della croce e poi…

Ascolto: Dal Vangelo secondo Giovanni: «Io non vi chiamo più schiavi, perché lo schiavo non sa che cosa fa il suo padrone. Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quel che ho udito dal Padre mio.
Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho destinati a portare molto frutto, un frutto duraturo. Allora il Padre vi darà tutto quel che chiederete nel nome mio. Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri
».

Rifletto: Si dice chi trova un amico trova un tesoro. Quanto è vero! Tutti l’abbiamo provato e lo proviamo: l’amicizia è una casa d’abitare dove avvicinare l’altro, condividere. Amicizia è andare nella stessa direzione, senza mettersi d’accordo. È essere fratelli, non di sangue ma di vita. L’amico è un dono straordinario e Gesù ci dice: sei mio amico, condivido con te i segreti della vita, la bellezza di avere Dio come padre, la gioia della natura e delle persone. L’amicizia sincera è un enorme dono che ci mette nella condizione di condividere, di volerci bene nel nome di Gesù, di volere “il bene” dei nostri amici.

Prego: Signore Gesù ci hai chiamato amici, ci hai rivelato un segreto profondo. Ci hai rivelato l’indirizzo di Dio. Dio è nel nostro cuore, nella vita di ogni giorno. Dio è padre, ci vuole bene, vuole il nostro bene. Grazie, amico Gesù, di quanto ci sussurri e ci mostri. Amen.