Oggi è venerdì: tutti i novizi, le scolte e i rover della Regione Lombardia pregano insieme
Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa.
Metti davanti a te un cero, una croce, il fazzolettone.
Prega così e poi rifletti in silenzio.
Alla fine in comunione con tutte le sorelle e i fratelli scout prega il Padre nostro e concludi con il segno della croce.
Ascolto: Dal vangelo Secondo Giovanni: «Quello stesso giorno due discepoli stavano andando verso Emmaus, un villaggio lontano circa undici chilometri da Gerusalemme. Lungo la via parlavano tra loro di quel che era accaduto in Gerusalemme in quei giorni. Mentre parlavano e discutevano, Gesù si avvicinò e si mise a camminare con loro. Essi però non lo riconobbero, perché i loro occhi erano come accecati.
Gesù domandò loro: “Di che cosa state discutendo tra voi mentre camminate?”. Essi allora si fermarono, tristi. Uno di loro, un certo Clèopa, disse a Gesù: “Sei tu l’unico a Gerusalemme a non sapere quel che è successo in questi ultimi giorni?”. Gesù domandò: “Che cosa?”. Quelli risposero: “Il caso di Gesù, il Nazareno! Era un profeta potente davanti a Dio e agli uomini, sia per quel che faceva sia per quel che diceva. Ma i capi dei sacerdoti e il popolo l’hanno condannato a morte e l’hanno fatto crocifiggere. Noi speravamo che fosse lui a liberare il popolo d’Israele! Ma siamo già al terzo giorno da quando sono accaduti questi fatti. Una cosa però ci ha sconvolto: alcune donne del nostro gruppo sono andate di buon mattino al sepolcro di Gesù ma non hanno trovato il suo corpo. Allora sono tornate indietro e ci hanno detto di aver avuto una visione: alcuni angeli le hanno assicurate che Gesù è vivo. Poi sono andati al sepolcro altri del nostro gruppo e hanno trovato tutto come avevano detto le donne, ma lui, Gesù, non l’hanno visto”.
Allora Gesù disse: “Voi capite poco davvero; come siete lenti a credere quel che i profeti hanno scritto! Il Messia non doveva forse soffrire queste cose prima di entrare nella sua gloria?”.
Quindi Gesù spiegò ai due discepoli i passi della Bibbia che lo riguardavano. Cominciò dai libri di Mosè fino agli scritti di tutti i profeti. Intanto arrivarono al villaggio dove erano diretti, e Gesù fece finta di continuare il viaggio. Ma quei due discepoli lo trattennero dicendo: “Resta con noi perché il sole ormai tramonta”. Perciò Gesù entrò nel villaggio per rimanere con loro. Poi si mise a tavola con loro, prese il pane e pronunziò la preghiera di benedizione; lo spezzò e cominciò a distribuirlo.
In quel momento gli occhi dei due discepoli si aprirono e riconobbero Gesù, ma lui spari dalla loro vista. Si dissero l’un l’altro: “Non ci sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava e ci spiegava la Bibbia?”.
Quindi si alzarono e ritornarono subito a Gerusalemme. Là, trovarono gli undici discepoli riuniti con i loro compagni. Questi dicevano: “Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone”. A loro volta i due discepoli raccontarono quel che era loro accaduto lungo il cammino, e dicevano che lo avevano riconosciuto mentre spezzava il pane».
Rifletto:Lo sappiamo. La strada è luogo di incontro. Camminare insieme fa aprire i cuori, ci aiuta a raccontarci, a condividere, a capire.
Gesù ci insegna uno stile di strada, quello dell’affiancamento. Del camminare con l’altro, adeguando il nostro passo al suo, senza dettare ritmi, senza manifestare esigenze: semplicemente a fianco, ascoltando il ritmo dei passi, delle parole e dei pensieri. E questo scalda il cuore. Lo si riconosce dopo quanto questo camminare scaldi il cuore e ci faccia bene.
“Resta con noi” diciamo con Cleopa (perché l’altro discepolo senza nome siamo noi) e forse non sappiamo neanche bene perché. Il Signore Gesù, il risorto, si ferma nella casa del nostro cuore, della nostra vita e ci regala un segreto: spezzare il pane, condividendone il profumo del pane, assaporandone bocconi. È il segreto della condivisione.
Così anche per noi: vuoi essere felice, condividi!
Quando ti scopri felice, non riesci a tenerlo per te e vuoi dirlo a tutti.