Domenica 03/05 – Famiglie

Benedizione della mensa

Segno della croce.

Signore Gesù, che hai detto: “Io sono la porta”, entra nella nostra casa, nella nostra famiglia e riempi i nostri cuori e le nostre vite con la tua benedizione. Donaci la gioia e la generosità. Amen.

Venerdì 01/05 – Branca R/S

Oggi è venerdì: tutti i novizi, le scolte e i rover della Regione Lombardia pregano insieme

Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa.

Metti davanti a te un cero, una croce, il fazzolettone.

Prega così e poi rifletti in silenzio.

Alla fine in comunione con tutte le sorelle e i fratelli scout prega il Padre nostro e concludi con il segno della croce.

Ascolto: Dal vangelo Secondo Giovanni: «Quello stesso giorno due discepoli stavano andando verso Emmaus, un villaggio lontano circa undici chilometri da Gerusalemme. Lungo la via parlavano tra loro di quel che era accaduto in Gerusalemme in quei giorni. Mentre parlavano e discutevano, Gesù si avvicinò e si mise a camminare con loro. Essi però non lo riconobbero, perché i loro occhi erano come accecati.
Gesù domandò loro: “Di che cosa state discutendo tra voi mentre camminate?”. Essi allora si fermarono, tristi. Uno di loro, un certo Clèopa, disse a Gesù: “Sei tu l’unico a Gerusalemme a non sapere quel che è successo in questi ultimi giorni?”. Gesù domandò: “Che cosa?”. Quelli risposero: “Il caso di Gesù, il Nazareno! Era un profeta potente davanti a Dio e agli uomini, sia per quel che faceva sia per quel che diceva. Ma i capi dei sacerdoti e il popolo l’hanno condannato a morte e l’hanno fatto crocifiggere. Noi speravamo che fosse lui a liberare il popolo d’Israele! Ma siamo già al terzo giorno da quando sono accaduti questi fatti. Una cosa però ci ha sconvolto: alcune donne del nostro gruppo sono andate di buon mattino al sepolcro di Gesù ma non hanno trovato il suo corpo. Allora sono tornate indietro e ci hanno detto di aver avuto una visione: alcuni angeli le hanno assicurate che Gesù è vivo. Poi sono andati al sepolcro altri del nostro gruppo e hanno trovato tutto come avevano detto le donne, ma lui, Gesù, non l’hanno visto”.

Allora Gesù disse: “Voi capite poco davvero; come siete lenti a credere quel che i profeti hanno scritto! Il Messia non doveva forse soffrire queste cose prima di entrare nella sua gloria?”.

Quindi Gesù spiegò ai due discepoli i passi della Bibbia che lo riguardavano. Cominciò dai libri di Mosè fino agli scritti di tutti i profeti. Intanto arrivarono al villaggio dove erano diretti, e Gesù fece finta di continuare il viaggio. Ma quei due discepoli lo trattennero dicendo: “Resta con noi perché il sole ormai tramonta”. Perciò Gesù entrò nel villaggio per rimanere con loro. Poi si mise a tavola con loro, prese il pane e pronunziò la preghiera di benedizione; lo spezzò e cominciò a distribuirlo.
In quel momento gli occhi dei due discepoli si aprirono e riconobbero Gesù, ma lui spari dalla loro vista. Si dissero l’un l’altro: “Non ci sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava e ci spiegava la Bibbia?”.

Quindi si alzarono e ritornarono subito a Gerusalemme. Là, trovarono gli undici discepoli riuniti con i loro compagni. Questi dicevano: “Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone”. A loro volta i due discepoli raccontarono quel che era loro accaduto lungo il cammino, e dicevano che lo avevano riconosciuto mentre spezzava il pane».

Rifletto:Lo sappiamo. La strada è luogo di incontro. Camminare insieme fa aprire i cuori, ci aiuta a raccontarci, a condividere, a capire.

Gesù ci insegna uno stile di strada, quello dell’affiancamento. Del camminare con l’altro, adeguando il nostro passo al suo, senza dettare ritmi, senza manifestare esigenze: semplicemente a fianco, ascoltando il ritmo dei passi, delle parole e dei pensieri. E questo scalda il cuore. Lo si riconosce dopo quanto questo camminare scaldi il cuore e ci faccia bene.

“Resta con noi” diciamo con Cleopa (perché l’altro discepolo senza nome siamo noi) e forse non sappiamo neanche bene perché. Il Signore Gesù, il risorto, si ferma nella casa del nostro cuore, della nostra vita e ci regala un segreto: spezzare il pane, condividendone il profumo del pane, assaporandone bocconi.  È il segreto della condivisione.

Così anche per noi: vuoi essere felice, condividi!

Quando ti scopri felice, non riesci a tenerlo per te e vuoi dirlo a tutti.

Giovedì 30/04 – Capi e AE

Prenditi alcuni minuti in un angolo della casa. Metti davanti a te un vangelo, una croce, il fazzolettone.  

Ascolto: leggo dal vangelo secondo Luca 24,13-35 [Sulla strada con il viandante di Emmaus] «Ci ardeva il cuore mentre Gesù conversava con noi».

Rifletto: Gesù si avvicina e cammina, commina con noi.

Non corregge il passo o impone il ritmo, cammina, ascolta e vede. Vede la tristezza, sente le parole, ascolta i cuori. E racconta, apre cammini di comprensione, spiragli di luce e speranza.

Nasce spontaneo l’invito: resta con noi, Signore. Lo ripetiamo anche noi a Gesù, resta con me quando si fa sera nel mio cuore, nei miei pensieri, nella mia vita. E il Signore acconsente. Resta al nostro fianco, anche quando ci scordiamo dell’invocazione. È lì con il profumo del pane, con lo sguardo, con il gesto del pane che si dona, che nutre e da vigore, e poi scompare. È il mistero e il segreto della condivisione: spezzare e distribuire. Cosa condivido? Cosa sono in grado di condividere?

C’è da comprendere e da imitare. La via è tracciata e ognuno può percorrerla con il proprio passo. Non siamo soli con noi c’è almeno Cleopa.

Prego: Signore risorto che ti accosti alla mia vita, che mi aiuti a comprendere, che condividi, sorreggimi nel cammino di questi giorni. Fammi capace di condividere un sorriso, una buona parola, un gesto di solidarietà, un pensiero e un’azione solidale. Amen

Mercoledì 29/04 – Branca E/G

Oggi è mercoledì: tutti le guide e gli esploratori della Regione Lombardia pregano insieme

Cerco un posto tranquillo in casa. Prendo il mio fazzolettone.

Chiudo gli occhi per qualche momento.

Mi ricordo che con me oggi, nelle loro case, pregano tutte le guide egli esploratori della Lombardia.

Faccio il segno della croce e poi…

Ascolto: Dal salmo 26: «Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?  Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? […] Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo.

Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. […] Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore».

Rifletto: Se alzo lo sguardo verso il cielo, scopro le stelle che illuminano la notte. Se mi guardo attorno vedo stelle che illuminano il giorno e la notte. Sono le stelle dell’amicizia, del sorriso, delle parole gentili e dell’aiuto donato. Sono le stelle con cui realizzare la parola di Gesù, il Signore risorto, la luce del mondo. Sono le stelle del mio firmamento, se lo desidero.

Mi regalo un minuto di silenzio (60 secondi)

Prego: Signore risorto, luce del mondo, aiutami a portare a chi mi sta accanto la luce di una parola gentile, la luce di un sorriso, la forza di una parola di incoraggiamento perché la vita è più forte della morte. Amen.

Lunedì 27/04 – Branca L/C

Oggi è lunedì: tutti i lupetti e le coccinelle della Regione Lombardia pregano insieme

Cerco un posto tranquillo in casa. Prendo il mio fazzolettone.

Chiudo gli occhi per qualche momento.

Mi ricordo che con me oggi, nelle loro case, pregano tutti i lupetti e le coccinelle della Lombardia.

Faccio il segno della croce e poi…

Ascolto: Dal vangelo secondo Giovanni: «La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “Pace a voi!”».

Rifletto: Pace è la prima parola del Gesù risorto, il primo regalo che Gesù dà ai suoi amici. La pace è ciò che riempie il cuore, lo sguardo, il sorriso e la vita di chi incontra Gesù. Pace è uno sguardo attento sull’altro, per conoscere le persone che ci circondano, i fatti che avvengono. Uno sguardo che va oltre la prima impressione, cerca e guarda in profondità e ci aiuta a scoprire cose meravigliose.

Mi chiedo: cosa è la pace per me?

Prego: Signore Gesù, ti prego fa di me uno strumento della tua pace. Dammi uno sguardo attento che scopra il meraviglioso che c’è nell’altro. Amen.

Quarant(rou)tine

#untempoperdirtiche da AGESCI Zona Promise, Gruppo Mirazzano 1

QUARANT(ROU)TINE

Abbiamo realizzato questo filmato per mostrarvi come noi Delfine ci manteniamo sempre attive anche in questi giorni difficili.
Speriamo vi piaccia 🙂

Visita https://lombardia.agesci.it/untempoperdirtiche/

#agescilombardia #vicinidacasa #untempoperdirtiche

Sq. Bulldog vs quarantena

#untempoperdirtiche da AGESCI Zona Promise, Gruppo Mirazzano 1

Sq. BULLDOG vs QUARANTENA


Oggi vi portiamo nella vita dei componenti della Sq. Bulldog mentre affrontano, con tutte le loro armi, quello che si prospetta essere un altro noioso giorno di quarantena.

Visita https://lombardia.agesci.it/untempoperdirtiche/

#agescilombardia #vicinidacasa #untempoperdirtiche

San Giorgio 2020

Preghiera e rinnovo della promessa

Branca E/G Lombardia

Oggi festeggiamo, con la Chiesa festeggiamo un santo: San Giorgio, protettore degli esploratori e delle guide. Oggi tradizionalmente gli esploratori e le guide rinnovano solennemente la Promessa scout, secondo l’invito di Baden-Powell. Si tratta di ricordarla nel suo significato, nella sua concretezza. Giorgio era un cavaliere cristiano, martire cioè testimone, e B.P., in Scoutismo per ragazzi, ci invita a guardarlo come a un esempio: «San Giorgio è il modello a cui dovrebbe ispirarsi ogni scout. Quando si trovava di fronte ad una difficoltà o ad un pericolo, per grande che fosse – anche sotto forma di dragone – egli non lo evitava (…), ma lo affrontava con tutta la forza (…). Malgrado non fosse armato adeguatamente per un tale scontro (…) si slanciò sul suo avversario, fece del suo meglio, e alla fine riuscì a superare una difficoltà contro cui nessuno aveva osato cimentarsi. Ed è proprio così che uno scout dovrebbe fronteggiare le difficoltà e i pericoli, per grandi e spaventosi che possano sembrare, e malgrado egli stesso possa essere mal equipaggiato per la lotta. Deve andargli incontro arditamente e fiduciosamente e usare le sue migliori facoltà per cercare di superarli: in questo modo è probabile che gli arrida il successo. La festa di San Giorgio è il 23 aprile. In questo giorno tutti i veri scout si fanno uno speciale dovere di meditare la Legge e la Promessa: ricordatevelo al prossimo 23 aprile e mandate un messaggio di saluto a tutti gli scout del mondo».

Oggi 23 aprile, al tramonto, indossa il tuo fazzolettone e davanti a una finestra, sul balcone, in giardino rinnova la tua promessa

Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout

Prega così:

Glorioso martire San Giorgio, proteggi tutti gli scout, che ti riconoscono loro patrono.  Aiutaci a vivere l’avventura della nostra vita, fedeli al dono del Battesimo, aperti ai suggerimenti dello Spirito, forti nel superare le prove di questi anni belli e difficili, generosi nell’aiutare chi ha bisogno di noi.  Così, imitando i tuoi esempi, ci ritroveremo un giorno con te nella Casa del Padre, per continuare a vivere nella gioia e per sempre la grande avventura di figli di Dio. Amen

Fai il segno della croce. Chiudi gli occhi e pensa ai tuoi fratelli scout: della tua squadriglia, del tuo reparto e a tutti gli scout che conosci.

Quindi un pensiero fraterno d’affetto a tutti gli scout del mondo.

Saremo uniti in questo.

Fraternamente   Chiara, Matteo, padre Stefano

Incaricati e ae regionali

Raccontarsi…in Silenzio!

#unideaxte da AGESCI Zona Milano, Gruppo Milano 4

Raccontarsi…in Silenzio!

I capi del branco “Occhio di Primavera” condividono con noi un’attività che può essere svolta tramite una delle innumerevoli piattaforme che stiamo scoprendo in questo periodo.

Un gioco dei mimi che permette a tutti i bambini di raccontarsi e quindi di conoscersi vicendevolmente!

La relazione nello scautismo permette di incontrarsi, di conoscersi e riconoscersi e di amarsi, divenendo gli uni fratelli e sorelle degli altri. Ci si scopre vivendo occasioni di vita mostrando sì le nostre qualità, ma più spesso anche i nostri limiti e i nostri difetti: impariamo ad amarci per come siamo veramente.
La tecnologia permette di incontrarsi, ma non di vivere con verità quella densità propria dello scautismo: non vediamo l’ora di tornare a giocare e vivere con i nostri branchi e i nostri cerchi!

la voce della staff:
Il gioco permette di aumentare la conoscenza reciproca tra i fratellini, che si cimenteranno in alcune prove di mimi e domande che li riguardano, per scoprire gli altri e per farsi conoscere.

Scarica l’attività

Visita https://lombardia.agesci.it/unideaxte/

#agescilombardia #vicinidacasa #unideaxte

Torneo di Kaleidos Scout

#unideaxte da Zona Brescia, gruppo Brescia 14

Torneo di Kaleidos Scout

Sapete giocare a Kaleidos? Ne avete già sentito parlare?

Il Noviziato del BS 14 ci ha pensato per voi ideando un vero e proprio torneo, a seguito di una proposta fatta loro dai MdN. Un pomeriggio li hanno sfidati al gioco Kaleidos. In questo modo i ragazzi hanno scoperto un nuovo gioco, semplice ma appassionante, ed i capi sono riusciti a mantenere i contatti attraverso il gioco ed il divertimento.

Ecco come giocare!!

Scarica esempio di torneo

Iscriviti al torneo di Kaleidos https://www.scoutbrescia14.com/torneo-di-kaleidos

Visita https://lombardia.agesci.it/unideaxte/

#agescilombardia #vicinidacasa #unideaxte